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24 febbraio - CELOFAN, se vuoi il cielo compratelo-


(andato in scena al posto di Grazie Maria)

Scritto ed interpretato da Jean Paul Dal Monte


Celofan, come se ci fosse, davanti agli occhi, tra noi e il mondo.

Ed è luccicante, invitante, tanto che corriamo tutti come matti per essere produttivi e stare al passo, per esserci, farci vedere, arrivare primi.

Ma quando trovi il fosso?

Celofan, una delirante e comica storia di quotidianità che con ironia attraversa le esperienze e le relazioni dei personaggi che, loro malgrado, ci danno un punto di vista diverso rispetto alla vita d'oggi dove "se vuoi il cielo, te lo devi comprare". Perchè più compri più sei, e se non te lo puoi permettere allora non esisti.

1 commento:

In Scena Veritas ha detto...

Dal sito www.piazzaminerva.it:

E' andato in scena il 24 febbraio, presso la sede di In scena veritas, lo spettacolo "Celofan", Scritto ed interpretato da Jean Paul Dal Monte con supervisione Manuela Malaga.
Lo spettacolo ha un obiettivo alto: denunciare la povertà morale ed intellettuale dello strato più basso della società contemporanea - verrebbe da dire del proletariato.
Il risultato, se non perfetto, è comunque buono.
Partiamo dagli aspetti negativi: era la prima volta che lo spettacolo andava, completo, davanti ad una platea. Jean Paul era nervoso, e si vedeva lontano un miglio: le potenzialità dello spettacolo erano lì, ma il meccanismo va oliato, deve diventare più sciolto, acquisire fluidità.
L'interpretazione è forse un po' ingenua nell'imitazione di una cadenza ma buona ma carente nel variegare le espressioni idiomatiche
Il testo funziona, ma andrebbe limato: il finale arriva inatteso, un po' slavato, mancando l'occasione per creare un crescendo che avrebbe sicuramente pagato bene.

Ma, si diceva, il giudizio è nel complesso positivo: lo spettacolo propone uno spaccato di società amaro, assurdo, e comunque vivo e realistico. I personaggi si muovono in completa assenza di ideali, bombardati dalla pressione mediatica del mondo esterno ed incapaci di godersi i successi, seppur piccoli e parziali, che a fatica riescono ad ottenere. Viene trasmesso un senso di stanchezza, si assiste all'eterna rincorsa del bello, luccicante, televisivo. I pensieri divengono stereotipati, le aspirazioni dettate dall'alto e nessuno esce vincitore: chi per incapacità di reagire, chi per incapacità di pensare.

scritto da Nelson