nell'ambito di Argini Teatro Festival
(al posto di Teste Tonde, Teste a Punta andrà in scena:)
con:
Enrico Ballardini
Umberto Banti
Carola Boschetti
Cinzia Brogliato
Michele Clementelli
Luca Chieregato
Enrico Ballardini
Umberto Banti
Carola Boschetti
Cinzia Brogliato
Michele Clementelli
Luca Chieregato
Trucco: Beatrice Cammarata
Canzoni e Musiche: Gipo Gurrado, Stefano Piro
Marzio Paioni Scene e costumi: Vittoria Papaleo, Rossella Annicchiarico
La posta in gioco è… il gioco stesso!
Un pretesto, giusto per partire. Un pretesto per partire, partire per Parigi. Parigi, la capitale. I monumenti, i ristoranti, cose da vedere persone da incontrare.
Una cassa comune piena zeppa di soldi sogni e desideri. Io vorrei del tartufo, io vorrei vedere le stelle, io vorrei un amore anche piccolo ma un amore solo per me.
“La cagnotte” è presto raccontata. Mettete insieme una combriccola di borghesi che si annoiano a morte, e il gioco è fatto… l’unica cosa che conta è divertirsi, litigare per divertirsi, viaggiare per divertirsi, divertirsi per non morire.
In scena gli attori si tuffano dentro le maschere dei personaggi per lasciarcene scorgere un tratto, e poi subito via, di nuovo nella musica del quotidiano… i clown sono dietro l’angolo, basterebbe un momento di più per vederne i contorni ma se ne è già andato, si è già trasformato in un nuovo gioco.
Come va a finire lo sappiamo già, lo sappiamo subito: non ci resta che aspettare, che assistere incantati al labirinto di eventi, scoppi, musiche e capitomboli che il gioco del teatro regalerà. La cagnotte è un capitombolo continuo, un esercizio per funamboli senza filo. E il pubblico dove si mette? Assiste incredulo alla crudele commedia della vita, vede restituita sulla scena la clowneria stanca e rituale delle chiacchiere, delle risate, degli stratagemmi e delle trappole che come poveri uomini ordiamo alle spalle dei nostri simili, alle spalle di noi stessi.
Marzio Paioni Scene e costumi: Vittoria Papaleo, Rossella Annicchiarico
La posta in gioco è… il gioco stesso!
Un pretesto, giusto per partire. Un pretesto per partire, partire per Parigi. Parigi, la capitale. I monumenti, i ristoranti, cose da vedere persone da incontrare.
Una cassa comune piena zeppa di soldi sogni e desideri. Io vorrei del tartufo, io vorrei vedere le stelle, io vorrei un amore anche piccolo ma un amore solo per me.
“La cagnotte” è presto raccontata. Mettete insieme una combriccola di borghesi che si annoiano a morte, e il gioco è fatto… l’unica cosa che conta è divertirsi, litigare per divertirsi, viaggiare per divertirsi, divertirsi per non morire.
In scena gli attori si tuffano dentro le maschere dei personaggi per lasciarcene scorgere un tratto, e poi subito via, di nuovo nella musica del quotidiano… i clown sono dietro l’angolo, basterebbe un momento di più per vederne i contorni ma se ne è già andato, si è già trasformato in un nuovo gioco.
Come va a finire lo sappiamo già, lo sappiamo subito: non ci resta che aspettare, che assistere incantati al labirinto di eventi, scoppi, musiche e capitomboli che il gioco del teatro regalerà. La cagnotte è un capitombolo continuo, un esercizio per funamboli senza filo. E il pubblico dove si mette? Assiste incredulo alla crudele commedia della vita, vede restituita sulla scena la clowneria stanca e rituale delle chiacchiere, delle risate, degli stratagemmi e delle trappole che come poveri uomini ordiamo alle spalle dei nostri simili, alle spalle di noi stessi.
Presso: Spazio ISV . Via Einaudi, 23- Fraz. Rotta di Travacò Siccomario (PV)
E' vivamente consigliata la prenotazione 339 5373945