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1 aprile, ore 16.00 - AH MARE! spettacolo per ragazzi


AH, MARE!
con Elisa Calderoni, Sandro La Manna, M.Rita Minchiottisceneggiatura e regia Tiziano Rossi

Lo spettacolo è semplice, divertente, ma anche fitto di emozioni e pervaso da una grande magia, in cui riecheggia il ritmo del mare, con le sue note azzurre ma anche le sue brutture, e quindi offre spunti di riflessione sui grossi problemi ambientali legati al mare, sulla presenza a volte ingombrante dell'uomo, ma al tempo stesso così importante per la salvaguardia di questo ambiente, ma ci porta a riflettere anche sull'amicizia, sul rispetto generazionale, la voglia di arrivare, il mito, il desiderio di essere famosi, la fuga, la libertà.
E' uno spettacolo creato con la tecnica dell'improvvisazione e che utilizza per la sua messa in scena un linguaggio teatrale costituito dall'equilibrio tra movimento, musica e luci. Riesce in questo modo a raggiungere l'emotività degli spettatori, cercando di sensibilizzarli al maggior rispetto della natura.

Destinato a bambini dai 3 ai 13 anni, lo spettacolo è apprezzato dai più piccoli, che vengono rapiti dai colori e dalle musiche coinvolgenti e dai richiami al circo e alla clownerie, e dai più grandi, che riescono a cogliere gli aspetti più profondi e didattici del testo.

La trama - Doroteo è un mozzo che sogna di diventare capitano di una nave tutta sua. Un giorno, mentre è impegnato nelle pulizie della stiva, scopre la presenza di un pesce pagliaccio, Plignio, giocoliere nel più grande circo sottomarino del mondo, catturato per essere rivenduto. Sarà Glug, spirito del mare, un tempo bellissimo ma ora rovinato da una trappola di rifiuti, ad aiutarli in questa loro avventura alla ricerca dei veri valori.


Dopo lo spettacolo verrà offerta la merenda ai bambini che se vorranno, in caso di bel tempo, potranno giocare con i personaggi dello spettacolo nel cortile del teatro.

Prossimo appuntamento - sabato 24 marzo, ore 21



IL TUO VOLTO DOMANI


di e con Franca Graziano


produzione Motoperpetuo



Tradita e abbandonata dal compagno, una donna di mezza età trascorre qualche giorno in una beauty farm, ove segue un programma di cure dolci per “rinascere”: tra maschere, massaggi e bagni termali, il dolore di un’esperienza devastante si scioglie in una risata panica sulla fragilità e la tenerezza della condizione umana… dalle note dolenti de ”La voce umana” di Jean Cocteau ai versi tragici di Didone abbandonata dell’”Eneide”, alle pagine squisite di Javier Marias sull’inconoscibilità di chi ci è accanto, le azioni della protagonista si stemperano in un registro tragicomico grazie ai cenni disseminati qua e là sulle improbabili terapie salvifiche di corpo e anima, che vorrebbero garantire fatuo benessere in una società che si ostina a svalutare e mercificare sentimenti ed emozioni…



Anche in questo caso, come in ARMATI MIO CUORE, la piece sulle madri figlicide, mi premeva mettere a fuoco il fatto che molti drammi emotivi nella nostra società vengono sviliti, vissuti in solitudine e nell’indifferenza generale, salvo esplodere talvolta in violenza e morte, salendo così alla ribalta della cronaca nera: la casistica odierna degli omicidi dovuti all’abbandono è impressionante, ma se ne parla pochissimo. In realtà, l’esperienza dell’abbandono è devastante, al punto che non a caso le grandi tragedie del teatro classico ne hanno fatto il loro fulcro drammatico.
Altra analogia con il monologo precedente consiste nel metodo utilizzato nel dare forma e poesia teatrale ai miei lavori, cioè quello del montaggio drammaturgico di testi e linguaggi differenti.
Parlando di abbandono, non poteva mancare “LA VOCE UMANA” di J. Cocteau, un testo sacro per i teatranti, che io ho rivisitato e coniugato con alcuni passaggi di Javier Marias, scrittore spagnolo contemporaneo, con la maledizione di Didone abbandonata dell’Eneide, intrecciando parole letterarie con stralci di riviste femminili e programmi dei centri di benessere: nella stesura, mi hanno accompagnato le riflessioni di un bellissimo saggio sul tradimento del filosofo J. Hillman
Ma il plot non è triste: ho utilizzato un registro tragicomico, primo perché esiste anche una consolidata tradizione comica su questi temi, poi perché oggi, in particolare, il dilagare di improbabili ricette salvifiche che bombardano individui in crisi esistenziale da riviste e siti internet fa veramente molto molto ridere…Idromassaggio, maschere antirughe e personal trainer vengono venduti come cura dell’anima ferita, come rimedio contro il male di vivere!

Franca Graziano


sabato 10 marzo, ore 21 - IN PANNE produzione Comteatro Studio


di F. Durrenmatt
Coordinamento registico Claudio Orlandini - con Davide Varieschi, Enrico Ballardini, Giovanni Brambilla, Michele Clementelli. Produzione Comteatro Studio
L’ingannevole aspetto di una festosa sala da pranzo non rende un’aula giudiziaria diversa da tutte le altre. Tre pensionati rivivono le proprie carriere inscenando un processo con un malcapitato ospite: la necessità che si respira è sempre quella di accusare, giudicare e condannare. La speranza e la convinzione di essere assolti avranno una “panne” di fronte ad una accusa devastante, un’accusa così terribile e suggestiva da avere la capacità di innalzare chi è accusato a un livello umanamente superiore, fino a fargli desiderare di aver davvero commesso qualcosa di così tragico.
In scena non c’è niente. Gli attori si muovono nello spazio ricreando saloni, divani, portate, vini d’annata e soprattutto ricreando l’atmosfera che si deve a una vera e propria aula di tribunale: il pubblico senza accorgersene “scende” con l’imputato nei più bassi inferi della giustizia, come l’imputato dapprima si diverte, poi si sorprende di fronte al dubbio insinuato dall’accusa e infine annaspa, tenta di difendersi per poi cedere allo scacco matto teatrale.
Il gioco si svela nella sua semplicità, applaudiamo e ce ne andiamo senza sapere se, nel tribunale della vita, possiamo davvero ritenerci assolti.

IN PANNE - foto di una precedente messa in scena



Prossimo appuntamento domenica 4 marzo alle ore 16.00



con

Hai mai visto un'Alice?
(Teatro Ragazzi) Produzione In Scena Veritas –


con Laura Bianchessi, Alessandro Chieregato, Elisa Calderoni,
Mauro Cattaneo, Luca Longhi
regia Luca Ramella


Uno spettacolo colorato che piace ai più piccoli ma che diverte anche gli adulti, dove si narra di un' Alice persa in un mondo incredibile incontro a un'avventura impossibile...una carrellata di simpatici e curiosi personaggi che trascinano Alice in un mondo fantastico, dove è normale festeggiare il proprio "non compleanno", dove i fiori cantano, i conigli corrono dietro al tempo che fugge e una Regina furiosa non sopporta di poter perdere al gioco della palla.
Il mondo delle Meraviglie è qui ricreato con una scenografia semplice ma sempre in movimento ed in trasformazione.
La storia prende spunto dal testo originale(Alice nel Paese delle Meraviglie) e dal cartone animato di Walt Disney, per scivolare su di un binario più moderno ed originale. La nostra Alice è molto simile ad una ragazzina dei nostri giorni, piena di curiosità e un po' sfrontata che non si fa certo spaventare dalle novità.


Durata dello spettacolo 1 ora circa
Che sia tutto solo un sogno???


Dove e quando: Rassegna "Argini teatro festival- Un palcoscenico tra due fiumi" presso Spazio ISV - Via Einaudi,23- Fraz. Rotta di Travacò Siccomario (PAVIA)il 4marzo 2007 ore 16.0


INGRESSO RIDOTTO PER TUTTI: EURO 5.00

CELOFAN - dopo lo spettacolo




CELOFAN - preparando la scena



24 febbraio - CELOFAN, se vuoi il cielo compratelo-


(andato in scena al posto di Grazie Maria)

Scritto ed interpretato da Jean Paul Dal Monte


Celofan, come se ci fosse, davanti agli occhi, tra noi e il mondo.

Ed è luccicante, invitante, tanto che corriamo tutti come matti per essere produttivi e stare al passo, per esserci, farci vedere, arrivare primi.

Ma quando trovi il fosso?

Celofan, una delirante e comica storia di quotidianità che con ironia attraversa le esperienze e le relazioni dei personaggi che, loro malgrado, ci danno un punto di vista diverso rispetto alla vita d'oggi dove "se vuoi il cielo, te lo devi comprare". Perchè più compri più sei, e se non te lo puoi permettere allora non esisti.

dal sito www.piazzaminerva.it - articolo su Il Piccione


E' andato in scena presso la sede della compagnia "In scena veritas" di Rotta di Travacò lo spettacolo comico "Il piccione", di e con Francesco Mastrandrea, per la regia di Loredana Scaramella. Per oltre un'ora e mezza Mastrandrea tiene, da solo e con una scenografia minimalista, la platea. La platea, di contro, non riesce a reggere il passo: la gente ride, si dimena, fischia e cade dalle sedie. E' un successone: gli applausi di chi non ha avuto un infarto dal troppo ridere (pochi) salutano alla fine l'attore che quasi fatica a tornare dietro le quinte. La storia raccontata - si ha l'impressione - è quasi un pretesto per inserire, in una successione mitragliante, una serie di personaggi così improbabili, comici, assurdi e divertenti da essere per forza realistici: dalla vicina di casa pettegola che si lamenta degli extracomunitari al "maestro" di teatro fin troppo gonfio di se stesso fino all'immancabile imitazione di papa Ratzinger (ah, no, era suor Svarzenegger...)E gli basta un attimo: cambia sguardo, voce, camminata, cadenza e movenze. Mastrandrea dà una grande prova d'attore senza cercare però elogi, quasi provando a passare in sordina: gli importa far ridere, non ricevere applausi.Lo raggiungiamo dopo lo spettacolo, per fare i dovuti complimenti e piazzare qualche domanda:

D: Ciao Francesco, cosa mi dici riguardo allo spettacolo? R: Questo è uno spettacolo "rodato", che nasce 10 anni fa a Roma per esorcizzare una mia disavventura d'amore - la stessa a cui accenno nel testo. Ha un carattere molto autobiografico, e la maggior parte dei personaggi prendono ispirazione da persone realmente incontrate, e molto meno romanzate di quanto si possa pensare.

D: Il testo però non è esattamente quello originale. R: Ovviamente no: l'ho aggiornato negli anni e continuo a farlo, mano a mano che mi vengono nuove idee. Pensa che l'ultima aggiunta - il personaggio della dietologa, che prende il coniglio e "lo parla" - l'ho inserita oggi pomeriggio, poco prima di andare in scena.

D: Cosa cerchi, quando sali sul palco? R: Sicuramente il contatto con il pubblico. Mi piace inventare, improvvisare, rispondere a chi mi urla qualcosa dalla platea. Nello spettacolo ironizzo molto sugli attori "seri", quelli che si credono molto importanti solo perchè stanno sul palco: a me piace ridere e far ridere, e raccontare storie di tutti i giorni


Commenti al Piccione!


Raccolgo qui alcune mail arrivate dopo aver visto lo spettacolo Il Piccione con Francesco Mastrandrea! (non esisteva ancora il Blog e non c'era possibilità di lasciare messaggi! ;-) )


Volevo ringraziare tutti coloro che sono venuti a vedere il Piccione e scambiare con voi qualche impressione!
Io ho trovato lo spettacolo veramente divertente e ho apprezzato tanto la capacità di Francesco di stare in ascolto del pubblico e di giocare con lui, lasciando un grande margine di improvvisazione nello spettacolo. Le macchiette erano tutte calibrate e potenti, tutte in grado di strappare risate, per poi intercalare momenti di assoluta poesia che portavano la sala ad un attento silenzio.
Inoltre vedere il capannone trasformato in un vero spazio teatrale colmo di gente ha allargato il cuore a tutti noi.
Grazie ancora e ....aspetto le vostre impressioni!un abbraccio
Manu

In uno dei miei rari interventi con questo forum, non posso fare altro che concordare con l'analisi critica di Manuela.
Lo spettacolo e' stato un successo e Francesco ha saputo condurre abilmente il gioco dall'inizio alla fine. A mio parere ha dato il meglio di se' nella seconda parte, quando ha preso maggior confidenza col pubblico e come dice Manuela, "ha iniziato a giocare con lui". Credo sia stata una sua tattica, ha sondato il terreno con battute piu' collaudate all'inizio, per poi potersi esprimere al meglio, in crescendo e in modo ancora piu' spontaneo nel rush finale.

Saluti a tutti!

Marco G.


E' stato bravissimo, sia nell'interpretazione che nel testo.Entrambi erano un originale incrocio tra quasi-cabaret ed un racconto bello ed anche giustamente amara.

L'improvvisazione finale è stata una chicca notevole. Un sacco di complimenti a luie un sacco a chi lo ha scelto & ospitato per la rassegna.

Toni


ciao a tutti! eccomi qua.spettacolo divertente, gente divertita.Bravo Francesco che ci ha offerto due edizioni del stesso spettacolo improvvisando sulla scena.\nmomenti comici e più leggiadri <<>> è un modo di parlare d'amore...piccionesco ma delicato."

Melisa


Ciao Manuela sono Angela di Motoperpetuo, volevo ringraziarti per lo spettacolo di sabato sera, sono sata molto felice di vedere un lavoro così onesto, oltre che divertente e intrigante. Sono anche contenta che ci sia un gruppo così affiatato che è riuscito a dar vita ad un luogo e un progetto che si presenta davvero molto bene. Complimenti a voi tutti.

ANGELA


Buongiorno a tutti,è stato un piacere ieri esserci, al Piccione di Francesco.E venire a sapere della vostra esistenza.Anche perché scoprire nuovi spazi e persone che li gestiscono con passione fa sempre bene al cuore.

Ho scritto un breve post sul mio bloghttp://burp.splinder.com\nMi auguro che ci rivedremo presto, sia perché non mancherò agli spettacoli per bambini (mia era la bimba in seconda fila), sia perché volendo potremmo anche trovare occasioni di incontro e di collaborazione. Quindi per ora il mio migliore in bocca al lupo per tutte le vostre prossime attività

a presto ciao

Cristiano


IL PICCIONE - di e con Francesco Mastrandrea


sabato 10 febbraio ore 21.00 e domenica 11 febbraio ore 16.00
con
Francesco Mastrandrea in
Il Piccione
Di
F. Mastrandrea, L. Scaramella, S. Sciacca – regia di Loredana Scaramella

Il Piccione è un viaggio di iniziazione, una favola che cerca di ricreare sul palcoscenico vuoto le tappe di un cambiamento, di un viaggio picaresco nei mondi della diversità.
Gioachino Botero, il protagonista, racconta un caso di meticciato estremo. Figlio illegittimo di due civiltà lontane – il padre è il trapezista di un circo cileno e la madre una stiratrice di Gravellona Lomellina- non ha neppure una lingua in cui esprimersi. La sua parlata è invasa dall'accento ispanico del padre, dal pavese sgangherato della madre, dall'italo-americano del Maestro (anche lui peraltro meticcio), dal siciliano del vecchio comunista, dai suoni gorgoglianti dei piccioni. In questa Babele linguistica è difficile per Gioachino riconoscersi, trovare una identità. L'apprendistato nel mondo dei piccioni sembra cambiarlo, offrirgli la possibilità di accettarsi e di essere accettato per quello che è. Ma per quanto abbia osservato e studiato, la cosa alla quale più ambisce gli sfugge, lasciandolo alla fine del "fabulazzo" con quale ha intrattenuto il pubblico, con ancora un lungo cammino davanti a sé. Con la valigia ed il vestito nuovo, ancora immacolato, lo sguardo perso dietro ad una "femina" che è l'insieme di tutto quello che ama, di tutto quanto gli manca e non conosce.

Francesco Mastrandrea

Francesco Mastrandrea ha affiancato a una classica formazioni come attore, ricevuta studiando con alcuni grandi maestri, anche una personale ricerca sulla comicità e sulla tradizione orale del racconto. Ha esordito come autore di un libro dal titolo La so io l'ultima! Raccolta di barzellette, battute, facezie, per poi arricchire la propria carriera di esperienze televisive in trasmissioni di un certo rilievo (Caanale 5, Italia 1, Rete A), così come in radio.
Collabora con vari enti privati e istituzioni pubbliche alla realizzazione di laboratori teatrali sul comico.

Giornata della memoria - debutta Argini

28 Gennaio 2007– Commemorazione della Giornata della Memoria
in collaborazione con il Comune di Travacò Siccomario e Biblioteca di Travacò Siccomario.
Ingresso gratuito.
- ore 16.00 Presentazione di testi di Mario Rigoni Stern a cura di Angelo Senaldi e lettura di alcuni brani a cura di Tiziano Rossi.
Stelle Erranti - con Elisa Calderoni, Manuela Malaga, Rita Minchiotti - regia Alessandro Chieregato.
Tre attrici rielaborano il dramma della Shoah attraverso un susseguirsi di narrazioni di esperienze diverse ma allo stesso tempo identiche, che culminano con un grande inno alla vita.
- ore 21.00 Presentazione di testi di Primo Levi a cura di Angelo Senaldi e lettura di alcuni brani a cura di Tiziano Rossi.
Fratello caro - con Alessandro Chieregato e Massimo Giacomantonio - regia Luca Ramella.
Due fratelli vedono il loro destino cambiare all'improvviso, in un lampo. Un viaggio che inizia nella loro città, la Varsavia nel 1939 e che prosegue con la loro separazione: uno parte per Auschwitz l'altro rimane nella città, ormai trasformata in un ghetto.

Cos'è Argini Teatro Festival

Rassegna Teatrale “Argini Teatro Festival – Un palcoscenico tra due fiumi”


La Compagnia In Scena Veritas presenta, per la stagione 2007, la prima edizione della Rassegna Teatrale “Argini Teatro Festival - Un palcoscenico tra due fiumi”, che vede coinvolti, oltre alla nostra Associazione, anche la Provincia di Pavia ed il Comune e la Biblioteca di Travacò Siccomario, che hanno concesso il loro patrocinio.

Il titolo della Rassegna, “Argini Teatro Festival - Un palcoscenico tra due fiumi”, evidenzia una caratteristica tipica del territorio in cui ha sede e vive la nostra Associazione. La peculiare conformazione idrografica e topografica che caratterizza il Comune di Travacò Siccomario, posto proprio tra gli argini dei fiumi Po e Ticino, diventa metafora di un contenitore che incanali il fluire dell’arte teatrale.

L’iniziativa nasce dal desiderio di diffondere il teatro come opportunità di incontro per i cittadini della provincia di Pavia; riteniamo infatti quest’evento un appuntamento significativo nell’ottica di una politica di valorizzazione culturale del territorio.

Tutti gli spettacoli che andranno in scena sono prodotti da compagnie professionali emergenti della scena italiana del “Teatro Off” (non sottoposto alle logiche della distribuzione di massa). Il progetto consente al pubblico di assistere a eventi di alto livello a un prezzo accessibile: soltanto 8 euro biglietto intero e 5 euro biglietto ridotto (con possibilità di abbonamento).

Il Festival ha durata da gennaio a giugno 2007; il cartellone prevede 12 spettacoli, più tre spettacoli di Teatro Ragazzi rivolti ai più piccini.

Un Blog per Argini

Abbiamo pensato di dedicare un blog a questa nuova avventura di In Scena Veritas.
Seguiteci in questo viaggio!!